Titolo originale: Trace
Titolo italiano: La traccia
Autore: Patricia D. Cornwell
1ª ed. originale:2004
Data di pubblicazione: 22/02/2005
Genere: Romanzo
Sottogenere: Thriller, Giallo
Pagine: 358
Lingua: inglese
Traduzione: Annamaria Biavasco
Editore: Mondadori
Collana: Omnibus stranieri
Editore: Mondadori
Protagonista: Kay Scarpetta
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Cinque anni dopo essere stata allontanata dall’autorevole incarico che ricopriva all’Istituto di medicina legale di Richmond, Kay Scarpetta torna in Virginia. Ma non è un ritorno trionfale. L’ha richiamata l’attuale capo dell’istituto, il presuntuoso e incompetente Joel Marcus (ma in realtà non è stato lui a convocarla, è stato costretto a farlo), e la scena che si presenta davanti agli occhi di Kay è decisamente preoccupante. Gran parte della morgue è in rovina, i laboratori sono nel caos e non esiste più traccia della perfetta organizzazione che lei aveva creato. Il caso da risolvere è quello di una quattordicenne, il cui stato di cadavere è inequivocabile ma di cui non si riesce a stabilire una causa reale di morte. E non si tratta certo di influenza, come la madre si ostina a insistere.
Accanto a lei il fedele Pete Marino, indimenticabile per la sua stravaganza, per la sua rudezza e per la sua timidezza. Accanto a lei, ugualmente, l’affascinante nipote Lucy, a capo di un’agenzia internazionale di investigazioni, un’organizzazione simile a un gruppo paramilitare per gerarchie e tecnologia. Ed è proprio dalle indagini condotte da Lucy su uno strano individuo che passa il suo tempo a incidere occhi sulle finestre di casa sua o sulle portiere delle sue due Ferrari (una gialla e una nera), che viene scoperto un impercettibile indizio.
È da qui che Kay Scarpetta parte, con la sua abilità di investigatrice e patologa, con la sua capacità geniale di ricostruire da un nonnulla un intero mondo di orrori e seguire La traccia.
Incipit:
1
Scavatrici e bulldozer gialli rimuovono terra e pietre da un luogo che ha visto più morti di tante guerre e Kay Scarpetta, a bordo di un fuoristrada preso a noleggio, rallenta fino quasi a fermarsi. Scossa, guarda i macchinari gialli che distruggono quel che resta del suo passato.
“Avrebbero dovuto avvertirmi” dice.
Le sue intenzioni erano abbastanza innocenti, in quella grigia mattina di dicembre. In preda alla nostalgia, aveva pensato di passare davanti all’edificio in cui aveva lavorato tanti anni, senza sapere che lo stavano demolendo. Avrebbero dovuto avvertirla. Sarebbe stato gentile dirle che quel palazzo, in cui aveva trascorso tanto tempo, quando era giovane, piena di sogni e di speranze, quando ancora credeva nell’amore, quel palazzo per cui provava tanta nostalgia, era in demolizione.
Vede avanzare un bulldozer pronto all'attacco, e la sua rumorosa violenza meccanica le sembra allarmante e pericolosa. "Avrei dovuto ascoltare" pensa guardando il palazzo sventrato, con la facciata ormai piena di buchi."Quando mi hanno chiesto di tornare a Richmond, avrei dovuto ascoltarmidi più."
"Ho un caso difficile e mi piacerebbe che lei mi desse una mano" le ha detto il dottor Joel Marcus, l'attuale direttore dell'Istituto di medicina legale della Virginia, l'uomo che ha preso il suo posto. L'ha chiamata ieri pomeriggio al telefono e lei non ha prestato attenzione ai propri sentimenti.
"Certamente" gli ha risposto, passeggiando per la cucina della sua casa nel Sud della Florida. "Che cosa posso fare per lei?"
"Una quattordicenne è stata trovata morta nel suo letto due settimane fa, intorno a mezzogiorno. Aveva l'influenza."
Avrebbe dovuto chiedergli come mai aveva deciso di chiamare proprio lei. Ma non si è data ascolto. "Era a casa da scuola?" gli ha chiesto invece.
"Sì."
"Sola?" Stava mescolando bourbon, miele e olio d'oliva e teneva la cornetta appoggiata sulla spalla.
"Sì."
"Chi l'ha trovata? Com'è morta?" ha chiesto versando il miscuglio dentro un sacchetto di plastica che conteneva una bistecca di filetto.
"A trovarla è stata la madre e la causa di morte è ancora da accertare" ha risposto Marcus. "Sembrerebbe tutto normale, a parte il fatto che non si capisce come mai è morta."
Chiarire la misteriosa morte di una quattordicenne è il compito di Kay. Capire cosa è successo a Gilly. La donna parte nelle sue indagini, pur depressa da quello che sta accadendo ai suoi vecchi laboratori. Come sempre ad aiutarla nelle sue ricerche e nelle sue analisi c’è Pete Marino, fedele storico collaboratore, burbero solo in apparenza e che conosce così bene Kay da essere capace di capirla al volo. La novità è invece data da Lucy Farinelli, una giovane investigatrice che guarda caso è proprio la nipote di Kay. Pur indagando su un altro caso, un tale che l’ha aggredita e continua a molestarla, Lucy indirettamente trova un piccolo indizio che sembra andare a collegarsi con il caso che sta affrontando Kay. E così le due indagini con il tempo vanno ad avvicinarsi, troppi spunti in comune e molti portano ad uno strano ambiguo tipo, un addetto all’obitorio che ha a lungo lavorato anche vicino a Kay, Edgar Allan Pogue. E poi l’autopsia sul corpo della ragazza morta rivela una strana contusione alla schiena e troppe sono le ambiguità e le perversioni in cui Kay e la nipote si imbattono, ad iniziare dalle ceneri di un cadavere che vengono ritrovate sul luogo del delitto. Come sempre Kay Scarpetta si trova a dover affrontare un nemico implacabile, sfuggente e pericoloso ma ha dalla sua parte la sua splendida intelligenza, le sue capacità. E così da piccoli particolari riesce a venire alla luce del mistero, certo correndo anche dei rischi, ma questo fa parte del gioco. Un altro thriller ben costruito da Patricia Cornwell con un ottima trama e tanti colpi di scena. Oltre all’intelligenza di Kay Scarpetta.
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