WILLIAM SHAKESPEARE - PERICLE PRINCIPE DI TIRO[TNTVILLAGE]

WILLIAM SHAKESPEARE

PERICLE PRINCIPE DI TIRO









[color=teal]Antioco, re di Siria, annuncia che darà in sposa la figlia a chi saprà risolvere un enigma, ma chi fallirà, sarà ucciso. Pericle, giovane

principe, intuisce subito la soluzione: Antioco ha un rapporto incestuoso con la figlia: sia chi svelerà il segreto, sia chi non saprà risolvere l’enigma

saranno messi a morte. Pericle comunica ad Antioco di sapere la risposta e subito dopo fugge verso Tiro inseguito da un sicario del re. Elicano, suo fedele

amico, gli consiglia di allontanarsi dalla città e nel viaggio per mare Pericle arriva a Tarso, poi giunge a Pentapoli dove vince un torneo e sposa la figlia

del re Simonide.
Nel frattempo Antioco e la figlia sono morti, uccisi da “una fiamma mandata dal cielo” e Pericle ritorna a Tiro con Taisa, sua moglie che è incinta. Ancora

coinvolto in una tempesta sul mare, perde la moglie che muore dando alla luce Marina. Fa una nuova tappa a Tarso, dove il mago Cerimone con un incantesimo

riporta in vita Taisa, la quale, però, convinta che Pericle sia morto diventa vestale. Intanto il giovane principe è tornato a Tiro lasciando Marina in

custodia a Cleone e Dionisa, signori di Tarso. Passano gli anni e la bellezza di Marina è tale che suscita le invidie della figlia della coppia. Esiliata in

un bordello a Mitilene la giovane riesce ad affrancarsi, diventando abile nelle arti e nella musica. Tempo dopo Pericle giunge a Mitilene e riconosce la

figlia che gli viene presentata dal governatore Lisimaco. Successivamente ritrova anche la moglie Taisa nel tempo di Diana. Cleone e Dionisa vengono

giustiziati e Marina sposa Lisimaco.
In un’ambientazione dai confini spazio temporali indefiniti si colloca il viaggio esistenziale dell’eroe-uomo Pericle, costellato da un susseguirsi di

ingredienti classici come il superamento di prove, le avversità della natura e degli uomini, la complicità degli amici, l’amore conquistato poi perso e

ritrovato con immancabili riconoscimenti e, alla fine, il trionfo del bene.
La poesia di Shakespeare, che tocca nel profondo l’anima dell’uomo, in questa messa in scena trova espressione anche per mezzo della musica e della danza in

una “sinfonia” tra i corpi di attori e danzatori, le immagini dei loro sogni e la musica delle loro parole. Pericle diventa la speranza che il bene prevalga

sul male al di là del tempo attraverso la continua ricerca di sé.






Autore: William Shakespeare
Titolo: Pericle principe di Tiro
Anno: 1607-1608
lingua: Italiano
Genere: Dramma
Numero di pagine: 112
Dimensione del file: 467 Kb
Traduttore: Goffredo Raponi

NOTE: si ringrazia il Prof. Goffredo Raponi per averci concesso il diritto di
pubblicazione. Questo testo è stato realizzato in collaborazione con
l'associazione "Festina Lente C.I.R.S.A.".
DIRITTI D'AUTORE: sì, sulla traduzione
LICENZA: questo testo è distribuito con la licenza
specificata al seguente indirizzo Internet:
http://www.liberliber.it/biblioteca/licenze/
TRATTO DA: traduzione originale da William Shakespeare "The Complete Works", di
William Shakespeare edizione curata dal prof. Peter Alexander Collins, London &
Glasgow, 1951/60 Pagg. XXXII - 1370





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