Wikiradio 134 - Massimo Teodori - J Edgar Hoover - 10_05_2012.mp3

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Description

Wikiradio 134 - Massimo Teodori - J Edgar Hoover [Mp3 Ita] [TNTvillage]



Wikiradio
Anno: dal 2011
Genere: Cultura
Durata: LUN - VEN 14.00 - 14.30
Rete: Radio 3
A cura di Federica Barozzi
con Giancarlo Mancini, Clementina Palladini e Lorenzo Pavolini
Le musiche sono scelte dalla redazione di Musicatre





Wikiradio costruisce giorno per giorno una sorta di almanacco di cose notevoli ed utili da sapere per orientarsi nella nostra modernità. Ogni puntata racconta un evento accaduto proprio nel giorno in cui va in onda, intrecciando il passato con il presente, la memoria storica con ciò che oggi essa significa per noi.
Dalla storia all'economia, dal cinema alla scienza, la letteratura, il teatro, le arti visive, la musica, i grandi momenti che hanno segnato un punto di svolta raccontati da esperti, studiosi, critici, con spezzoni di repertorio, sequenze cinematografiche, brani musicali, in un articolato mosaico che vuole restituire agli ascoltatori tutti i significati possibili di un avvenimento.
Il nome ricorda volutamente Wikipedia, infatti il programma auspica di creare una libera enciclopedia di voci narranti.







10-05-2012

MASSIMO TEODORI

racconta

J. EDGARD HOOVER


La sua immagine è strettamente legata all'FBI, uno dei più famosi servizi investigativi del mondo. Ha infatti lavorato per l'FBI per oltre mezzo secolo, la maggior parte dei quali trascorsi come suo direttore (1924-1972) sotto otto presidenti statunitensi, da Calvin Coolidge a Richard Nixon.
Quando il Presidente Calvin Coolidge lo mise, giovanissimo, a capo del servizio FBI il 10 maggio 1924, c'erano 600 agenti in forza: al termine della sua gestione erano 6 mila. L'accademia nazionale per l'addestramento degli agenti, l'immenso archivio per le impronte digitali, i laboratori scientifici, sono creazioni di Hoover.
Ereditò un'organizzazione indebolita dalle politiche e dall'inettitudine dei raccomandati; Hoover fece piazza pulita di tutto, instaurò una disciplina ferrea, metodi rigidissimi di addestramento e di selezione, e fece dell'FBI uno strumento di rara efficienza. Tuttavia alcuni lo ritengono fra i responsabili delle numerose violenze commesse dagli agenti nei confronti della comunità afroamericana, con un presunto accanimento particolare verso i membri di organizzazioni come le Black Panthers.
Combatté il gangsterismo, eliminando John Dillinger, detto "il pericolo pubblico numero uno", e George R. Kelly, detto machine gun ("mitragliatrice"). Scoprì dopo quattro anni di indagini il rapitore e assassino del figlio del famoso aviatore statunitense Charles Lindbergh, Bruno Hauptmann, un immigrato tedesco, carpentiere ed ex detenuto, che venne processato, riconosciuto colpevole (anche se egli non confessò mai il proprio crimine) e giustiziato.
In un paese con una criminalità così estesa e fenomeni di violenza così gravi come gli Stati Uniti, Hoover diventò per alcuni una specie di eroe nazionale. Verso la fine della sua carriera, tuttavia, venne accusato di violazione dei diritti civili per aver disposto indagini illecite (attraverso il controverso programma COINTELPRO), tese a identificare cittadini americani ritenuti per le loro idee politiche simpatizzanti con il comunismo durante il maccartismo. Tra questi ricordiamo il caso più famoso, Charlie Chaplin, ma anche Martin Luther King e molti altri. Il programma COINTELPRO di Hoover permise agli agenti dell'FBI di mettere le mani su organizzazioni come le Pantere Nere, il Movimento per i diritti civili di Martin Luther King Jr., la Southern Christian Leadership Conference e il Ku Klux Klan, usando mezzi quali infiltrazioni, minacce legali e persino pura violenza.
La sua rete d'informatori gli permise di ottenere dati personali sulla vita di molte celebrità dell'epoca, incluso il Presidente degli Stati Uniti d'America. I dati riguardavano adulteri, orientamenti sessuali e politici, con particolare risalto alle eventuali simpatie comuniste degli indagati. Esistono archivi declassificati, i quali mostrano che gli agenti dell'FBI informavano con regolarità Hoover dell'attività sessuale dei politici.
Hoover morì a seguito di un attacco cardiaco, durante il mandato Nixon, il 2 maggio 1972, all'età di 77 anni e dopo aver diretto l'FBI ininterrottamente per 48 anni. Gli vennero tributati funerali di Stato. In seguito alla sua morte il Presidente Richard Nixon limitò la durata del mandato dei direttori dell'FBI a soli 10 anni.
Hoover rimase sempre scapolo e a partire dagli anni quaranta hanno cominciato a circolare voci insistenti su una sua presunta omosessualità, che non venne mai confermata. Non fu neppure accertato alcunché su una sua relazione con Clyde Tolson, direttore associato dell'FBI, con il quale aveva collaborato per anni. Tali illazioni potrebbero essere semplicemente il frutto delle tante inimicizie che Hoover ebbe modo di farsi nei suoi numerosi anni trascorsi come direttore del Bureau. Alla sua morte, comunque, Tolson ne ereditò i beni e la casa.





Discorso di Hoover del 1935
con i suoi propositi come direttore dell'FBI

Discorso tenuto nel settembre 1940 all'American Legion
sul pericolo di infiltrazioni comuniste in America

"J. Edgar Hoover".





MASSIMO TEODORI è uno storico, politico e giornalista. Deputato e Senatore della Repubblica in diverse legislature, Teodori è stato membro delle commissioni parlamentari: “Caso Sindona”, “P2”, “Antimafia”, “Stragi e terrorismo”. Ha insegnato “Storia e istituzioni politiche degli Stati Uniti” presso la facoltà di Scienze politiche di Perugia ed in numerose altre università italiane e internazionali. Tra le sue ultime pubblicazioni ricordiamo: L'Europa non è l'America. L'Occidente di fronte al terrorismo (Mondadori, 2004), Raccontare l'America. Due secoli di orgogli e pregiudizi, (Mondadori, Milano), Laici. L'imbroglio italiano (Marsilio, 2006), Nicola Matteucci, liberale scomodo (Luiss Univ.Press, Roma), Storia degli Stati Uniti e il sistema politico americano (Newton & Compton, 2008), Storia dei laici nell'Italia clericale e comunista (Marsilio, 2008), Contro i clericali (Longanesi, 2009), Pannunzio. Dal Mondo al Partito radicale: vita di un intellettuale del novecento (Mondadori, 2010), Risorgimento laico. Gli inganni clericali sull'Unità d'Italia (Rubbettino, 2011).




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Audio Bitrate.: 96Kbps
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Audio Channels: Stereo


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