Wikiradio 080 - Loris Zanatta - Juan Domingo Peron [Mp3 Ita] [TNTvillage]
Wikiradio
Anno: dal 2011
Genere: Cultura
Durata: LUN - VEN 14.00 - 14.30
Rete: Radio 3
A cura di Federica Barozzi
con Giancarlo Mancini, Clementina Palladini e Lorenzo Pavolini
Le musiche sono scelte dalla redazione di Musicatre
Wikiradio costruisce giorno per giorno una sorta di almanacco di cose notevoli ed utili da sapere per orientarsi nella nostra modernità. Ogni puntata racconta un evento accaduto proprio nel giorno in cui va in onda, intrecciando il passato con il presente, la memoria storica con ciò che oggi essa significa per noi.
Dalla storia all'economia, dal cinema alla scienza, la letteratura, il teatro, le arti visive, la musica, i grandi momenti che hanno segnato un punto di svolta raccontati da esperti, studiosi, critici, con spezzoni di repertorio, sequenze cinematografiche, brani musicali, in un articolato mosaico che vuole restituire agli ascoltatori tutti i significati possibili di un avvenimento.
Il nome ricorda volutamente Wikipedia, infatti il programma auspica di creare una libera enciclopedia di voci narranti.
24-02-2012
LORIS ZANATTA
racconta
JUAN DOMINGO PERON
Juan Domingo Perón nacque a Lobos l'8 ottobre 1895, figlio di Juana Sosa Toledo, di lontane origini native tehuelche, e di Mario Tomás Perón, di origine spagnola, scozzese e italiana. Juan Perón entrò nella scuola militare all'età di 16 anni e dopo il diploma fece rapidamente carriera nei vari gradi. Prestò servizio in Italia alla fine degli anni trenta nel ruolo di osservatore militare, e frequentò la "Scuola centrale militare di alpinismo" di Aosta dove prese lezioni di sci e di arrampicata da Gigi Panei e Bruno Caneva.
Nel giugno del 1943, con il grado di colonnello, svolse un ruolo di primo piano nel golpe militare del GOU (Grupo de Oficiales Unidos) contro il governo civile di Ramón S. Castillo. Inizialmente sottosegretario alla guerra sotto il generale Pedro Pablo Ramírez, divenne ministro del lavoro e dello stato sociale nel novembre dello stesso anno e in seguito vicepresidente e segretario alla guerra sotto il generale Edelmiro Julián Farrell nel febbraio 1944. Si sposò la prima volta nel 1929 con Aurelia Tizón, morta nel 1938.
Costretto alle dimissioni dai suoi oppositori all'interno delle stesse forze armate, il 9 ottobre del 1945, Perón fu arrestato poco dopo; tuttavia grandi manifestazioni di massa, organizzate dal sindacato CGT, fecero pressioni notevoli sul governo e lo portarono al suo rilascio, il 17 ottobre, il cosiddetto "giorno della lealtà"[17]; il supporto popolare gli aprì inoltre la strada per la candidatura alla presidenza, che si concretizzò con il 56% dei voti nelle elezioni del 24 febbraio 1946.
Perón perseguì una politica sociale che mirava all'aumento di potere della classe operaia. Espanse enormemente il numero di lavoratori iscritti al sindacato e contribuì a rafforzare la potente Confederazione Generale del Lavoro (CGT). Definì questa come la «terza posizione» (definizione ripresa in seguito da numerosi movimenti antagonisti radicali europei, compresi quelli italiani di estrema destra), tra il capitalismo e il comunismo, sebbene egli fosse dichiaratamente anti-americano e anti-britannico. Perón spinse molto anche verso l'industrializzazione del paese; nel 1947 annunciò il primo piano quinquennale per dare un aiuto alle industrie appena nazionalizzate. La sua ideologia, soprannominata peronismo e che ebbe come sbocco istituzionale la costituzione del Partito Giustizialista (Partido Justicialista), ebbe grande influenza tra i partiti politici argentini.
Perón rivinse le elezioni nel 1951 ma l'approfondimento di un modello di giustizia sociale ed il principio di un avvicinamento all'Unione Sovietica (nonché la perdita del sostegno della moglie, morta nel 1952 a causa di un cancro) portarono a un sanguinoso colpo di Stato militare organizzato il 19 settembre 1955. Il Peronismo divenne illegale in Argentina che di fatto avrà elezioni non democratiche fino al 1973.
Perón si recò in esilio in Paraguay, da dove infine riparò a Madrid, dove Francisco Franco gli diede asilo politico.
Alla fine degli anni sessanta e nei primi settanta, si aprì la strada al ritorno di Perón. Il generale Alejandro Agustín Lanusse si impossessò militarmente del potere nel marzo del 1971 e dichiarò l'intenzione di ripristinare la democrazia costituzionale a partire dal 1973. Dall'esilio, Perón sostenne i peronisti di sinistra e le organizzazioni sindacali più attive.
L'11 marzo del 1973 si tennero in Argentina le elezioni generali. Anche se a Perón fu impedito di concorrere, gli elettori votarono come presidente un suo sostenitore, Héctor José Cámpora, peronista di sinistra. Cámpora si dimise nel luglio dello stesso anno, spianando la strada a nuove consultazioni. A quel punto la confusione era tale che da più parti si invocava il ritorno di Perón. Egli tornò al suo paese natale e vinse la tornata elettorale, divenendo presidente per la terza volta, nell'ottobre del 1973, affidando a sua moglie Isabel il ruolo di vicepresidente. Il nuovo regime peronista però si disfece per via dei conflitti tra i sostenitori di sinistra e quelli di destra e a causa di numerosi morti negli scontri. Il vicino Cile subì intanto la reazione degli Stati Uniti alle sue politiche anti-imperialiste, che pilotarono un golpe contro il socialista Salvador Allende, preludio a quello che sarebbe successo più tardi in Argentina. Benché Perón avesse appoggiato Allende, non poté schierarsi contro Pinochet, a causa della fragilità della situazione interna. Perón incontrò il dittatore cileno nel 1974.
Ci furono episodi di guerriglia e terrorismo da parte di gruppi armati e da parte di filogovernativi (come l'Alianza Anticomunista Argentina), fedeli alle linee di Isabel Perón. Nel tentativo di ristabilire l'ordine pubblico, il governo deliberò alcuni provvedimenti di emergenza. Il peronismo di governo, per influenza di Isabel e altri ministri (tra cui il potente massone José López Rega, detto "el brujo", lo stregone, anticomunista accanito e uomo di fiducia del capo della P2, il faccendiere italiano Licio Gelli), divenne un governo di centro-destra, e l'anziano Perón fu usato per accreditarsi presso il popolo. I gruppi peronisti radicali, come i montoneros, ne divennero nemici, e lo stesso Presidente li criticò pesantemente.
Perón morì improvvisamente il 1º luglio 1974, colpito da infarto miocardico acuto, con tali problemi ancora non risolti, e a lui succedette Isabel.
Due comizi pubblici di Juàn Domingo Peròn
del 1945 e del 1974
"Volviò una noche" eseguito da Carlos Gardel
LORIS ZANATTA insegna Storia dell'America Latina all'Università di Bologna. E' autore di numerosi studi in Italia e all'estero sulla storia politica e religiosa latinoamericana e sulle radici ideologiche dei populismi contemporanei. Nel 2011 è stato nominato primo membro italiano della Academia Nacional de la Historia della repubblica Argentina. Tra i suoi volumi si ricordano: Del Estado liberal a la Nación católica. Iglesia y Ejército en los orígenes del peronismo. 1930-1943, Buenos Aires, 1996; Perón y el mito de la Nación católica. Buenos Aires, 1999, Historia de la Iglesia argentina. Desde de la Conquista hasta fines del siglo XX, Buenos Aires, 2000; Il peronismo, Roma 2008; Breve Historia del peronismo clásico, Buenos Aires 2009; Storia dell'America Latina contemporanea, Roma-Bari 2010; Eva Perón. Una biografia politica, Soveria Mannelli 2009 e Buenos Aires 2011.
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Name..........: Wikiradio 080 - Loris Zanatta - Juan Domingo Peron - 24-02-2012.mp3
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Audio Freq....: 48KHz
Audio Channels: Stereo
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