The Killer [DVD RIP][Italian][TNTvillage ]

Con mirati richiami alla poetica cinematografica francese tanto amato da John Woo, The Killer è un omaggio al cinema d'azione tutto europeo. L’inizio simile a Frank Costello Faccia D’angelo di Jean-Pierre Melville con Alain Delon, ci suggerisce la volontà del regista di decontestualizzare prima, e amalgamare dopo, oriente ed occidente in un unico recipiente stracolmo di azione e introspezione psicologica. Lo stile di Woo è d'altra parte inimitabile: è innanzitutto immagine, coerenza scenografia e coreografia. Le sparatorie non sono confusionari scontri a fuoco, ma danze ritmate dal rombo dei proiettili. Questa è ciò che si definisce poetica hard-boiled, la quale ha ridefinito per sempre un genere troppo spesso considerato superficiale e fine a se stesso, consacrando al contempo Woo a best star hollywodiana.

La storia è quella di un Killer (Chow Yun-Fat), il quale dopo un terribile scontro a fuoco, sfigura erroneamente una giovane ragazza rendendola parzialmente cieca. L'angosciosa per tale misfatto lo ossessionerà a tal punto da far maturare in lui un profondo senso di colpa. Uno status emotivo coerentemente raffigurato dal regista in simboliche e drammatiche inquadrature. L'eroe si mostra vulnerabile, ascolta e sente ogni tipo di sentimento umano. Non è più una macchina da guerra volta alla distruzione illogica ma un cuore infranto che cerca la divina assoluzione.



A differenza dei Killer violenti e oltremodo ridicoli - se non altro rimangono delle icone mono-espressive del classico cinema americano anni '80 - Woo imprime sentimentalismo alla sua opera, forgiandola di un carattere tragico, dai toni cavallereschi. La vendetta non è violenza allo stato grezzo: semplice scusa per mostrarsi invincibili per mezzo di un arma; è invece un sacrificio necessario, volto alla tutela dei sentimenti quali l’amicizia, l’amore incondizionato tra due o più persone e la stima verso se stessi. Temi forse semplici ma nei quali il regista ha sempre creduto. L'’originalità, in The Killer, risiede nel tono, nel suo involucro di emozione fatto di esplosioni e silenzi. Memorabile la scena in cui il protagonista - interpretato dal numero uno dell'action-movie made in Honk Kong Chow Yun-Fat - consapevole di essere stato tradito dall’amico, riflette pensieroso sul suo futuro degustando il sapore della vendetta, brandendo la pistola in una mano e fumando un sigaro con l'altra. Il forte contrasto emotivo si riflette sul personaggio grazie al movimento circolare della telecamera, la quale attraverso le finestre poco distanti, filtra il sub-conscio dello stesso in una breve sequenza dall'incredibile fascino.



Tra le due invenzioni visive più imitate e sviluppate in assoluto dai media, si annoverano le “Double Gun Actions” (l'utilizzo di due pistole contro un solo bersaglio) e lo “Stand-off” (scontro ravvicinato tra due o più persone che si puntano reciprocamente la propria arma). Quentin Tarantino ad esempio ne fa sfoggio nel suo Le Iene, mentre Rockstar con Max Payne ne ha fatto il suo cavallo di battaglia. Quest'ultima è un'avventura noir colma di imprevedibili sparatorie enfatizzate dall'effetto Bullet Time (il cosiddetto rallenty o slow-motion - come dir si voglia), altro marchio di fabbrica del maestro John Woo. Le sole pecche riscontrate nel film in questione (sebbene non riconducibili al regista) sono da attribuire all’insulso e fuori luogo doppiaggio in italiano (un esempio è il soprannome “Testa di Gambero” trasformato in un disneyano “Topolino") e allo scostante montaggio finale. Il motivo è ben noto a tutti: la versione originale, reperibile nel DVD francese edito da HK Video, ha uno sviluppo della trama differente - supportato da un mole spropositata di scene aggiuntive - rispetto alla scarna versione distribuita in Italia da BiM.

Se John Woo, oggi, avesse ancora voglia di guardarsi allo specchio per capire il motivo del suo oblio creativo post Hollywood, non ritroverebbe più lo stesso giovane e promettente regista delle origini, ma solo l'immagine sbiadita di colui che fu, a suo tempo, un grande innovatore del cinema d'azione.





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