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Roberto Vecchioni - I Colori Del Buio (2011) (Size: 359.15 MB)
Description
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Artista: Roberto Vecchioni Titolo: I Colori del Buio Anno: 2011 Genere: Pop Disco1 1 I colori del buio 2 Un lungo addio 3 Luci a San Siro (featuring MINA) 4 Chiamami ancora amore 5 Mi porterò 6 Comici spaventati guerrieri 7 Non lasciarmi andare via 8 La ragazza col filo d’argento 9 Le rose blu 10 Samarcanda 11 L’ultimo spettacolo 12 Blu(e) notte 13 Velasquez 14 Figlia 15 Il suonatore stanco 16 A.R. Disco2 1 Carnival 2 Per amore mio (Ultimi giorni di Sancho P.) 3 Voglio una donna 4 El bandolero stanco 5 Stranamore (Pure questo è amore) 6 Ninni 7 Canzonenozac 8 Canzone per Laura 9 Io scriverò 10 La stazione di Zima 11 Le lettere d’amore 12 Viola d’inverno 13 La bellezza 14 L’uomo che si gioca il cielo a dadi 15 Milady 16 Sogna ragazzo sogna 17 Di te Era il 1971 quando Roberto Vecchioni pubblicò il suo primo album da cantautore (autore, lo era già da prima) dal titolo "Parabola" e sono passati quarant'anni dalla nascita di una delle canzoni più rappresentative delle carriera del Professore e della città di Milano: "Luci a San Siro". Vecchioni regala una seconda giovinezza al brano realizzando una versione inedita che vede la collaborazione di Mina: "E' stata divina ad accettare il mio invito, le ho mandato quattro basi e lei ha scelto quella tratta da 'In cantus'. La sua entrata sul brano è perfetta, sembra che nella canzone mi stia rispondendo. Massimiliano Pani mi ha detto che ha rinunciato a molte collaborazioni quest'anno ma che per 'Luci a San Siro' non ha esitato un attimo." Ed eccolo qui questo “i colori del buio” un doppio cd che raccoglie i momenti più intimi, divenuti canzone, in quaranta anni di carriera. Una raccolta di successi capace di rappresentare la sua anima popolare, quella più classica fino ad arrivare al jazz, attraverso i pezzi che hanno saputo conquistare diverse generazioni. "Non voglio definirlo un 'best of' perché non contiene le hit che hanno caratterizzato la mia carriera, il criterio di selezione è stato molto diverso, personale", spiega Vecchioni, "Ho ripensato ai quarant'anni che sono passati dagli inizi ho ripercorso con piacere tutte le emozioni che hanno scandito la mia vita. L'unica canzone che manca forse è 'Pesci nelle orecchie', ma non potevo metterle tutte. Sono andato a pescare quelle che hanno rappresentato a meglio i punti più importanti, i momenti essenziali. Sono andato indietro con la memoria anche per capire in questi anni che forme musicali ho usato, solitamente cantautorali e pop, ma ultimamente mi sono dedicato molto anche al jazz e alla classica, per questo un ringraziamento totale va a tutti gli arrangiatori che mi hanno accompagnato, da Mauro Pagani che mi ha insegnato a cantare etnico a Fariselli che mi ha insegnato il jazz, per passare da Lucio Fabbri che mi ha insegnato la forma canzone e a Mauro Paoluzzi che mi ha insegnato il rock". A impreziosire il disco anche due splendidi brani inediti: I colori del buio, che dà il titolo al lavoro e Un lungo addio. Straordinario il duetto con Mina su Luci a San Siro (anche se Mina si limita a a cantare l'inciso “scrivi vecchioni, scrivi canzoni....) il pezzo che ha dato il via, nel lontano 1971, alla carriera di cantautore di Vecchioni. C’è il tributo a Rino Gaetano con la sua canzone Io scriverò. C'è “Chiamami ancora amore” e “Mi porterò”, presenti nel disco pubblicato dopo la vittoria dell’ultima edizione del Festival di Sanremo, e tanti altri successi: da Samarcanda a Per amore mio (Ultimi giorni di Sancho P.) passando per Milady. E poi Velasquez, A.R., Il suonatore stanco e Figlia da ‘Elisir’ del ’76, Blu(e) notte e L’ultimo spettacolo da ‘Samarcanda’ del ’77, e i successi degli anni ’90 come Voglio una donna, El bandolero stanco e Sogna ragazzo sogna. Il duetto è contenuto in un'antologia dal titolo "I colori del buio" in uscita domani, martedì 29 novembre: Di 'I colori del buio', la canzone che dà anche il titolo al disco,Vecchioni racconta che “...è tutta la mia vita in quattro minuti, è un particolare racconto di quello che mi è successo, mischiando senza ordine cronologico amori perduti e trovati, gioie e dolori.” 'Il lungo addio' invece è dedicato a mia figlia che si sposa a maggio. Mi è venuto di raccontare come si sente un padre quando la figlia se ne va, quel misto di malinconia interna, nostalgia per la vita che cambia. Ho deciso non di scriverla parlando a lei, ma al suo compagno, infatti ero un po' felice e un po' incazzato, cercando di raccontargli cos'è stata la vita insieme a mia figlia". Io invece vi voglio raccontare le emozioni provate a riascoltare “L'ultimo spettacolo” la canzone dedicata all'amore che si perde per mancanza di attenzione. La ascoltai per la prima volta dal vivo: Roberto Vecchioni e Roberto Ciotti (credo fosse lui ma non sono sicuro) da soli, con due chitarre acustiche, in un concerto di due ore che era quasi un racconto, le canzoni il racconto le storie che si susseguivano …. e l'ultima canzone “L'ultimo spettacolo” . Il cantautore che fa un mestiere importante, e gira l'Italia per raccontare le sue storie, e quando torna a casa carico di successo pieno di autocompiacimento si aspetta di essere accolto a braccia aperte dalla sua donna, ma si rende conto di averla persa e di essere ritornato per vederla andare. I mondo gli cade addosso, e cerca ancora conforto nelle parole “ e non si è soli quando un altro ti ha lasciato, ma solo se non è mai venuto...” e la sua forza si spegne di fronte al senso di impotenza “ se questa storia fosse una canzone, con una fine mia, tu non andresti via” Fu li che mi innamorai di Roberto Vecchioni, ed è un amore che continua..... Sharing Widget |
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