Riconoscere e curare ansia e panico - Atti Convegno 2013 [Pdf Epub Mobi Doc Ita] [TNTvillage]

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Description

Riconoscere e curare ansia e panico - Atti Convegno 2013 [Pdf Epub Mobi Doc Ita] [TNTvillage]

Associazione per la
Ricerca sulla Depressione



Atti del Convegno
2013

Riconoscere e curare l'ansia e il panico









Titolo: Atti del Convegno 2013
Riconoscere e curare l'ansia e il panico
Autore: a cura di Salvatore Di Salvo
Editore: Associazione per la Ricerca sulla depressione
Data di Pubblicazione: 2013
Reparto: Medicina
Formato: illustrato
Dimensione: 2,46

Tutte le relazioni, testi e diapositive
in un unico file
Formato: Pdf

Testi delle relazioni
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La versione cartacea del libro è in distribuzione gratuita, fino ad esaurimento,
presso la sede dell’Associazione per la Ricerca sulla Depressione di Torino





Il Convegno si è svolto presso il Circolo dei Lettori di Torino nell'Ottobre 2013 ed è stato centrato sul tema dei criteri diagnostici dei Disturbi d'Ansia e la loro cura con i farmaci e la psicoterapia

Presentazione delle iniziative e dei temi del Convegno
dott. Salvatore Di Salvo

Dopo il primo libro, La cura della depressione: farmaci o psicoterapia (2011), e il secondo, Il paziente depresso e i suoi familiari (2012), presentiamo il terzo libro, dal titolo Riconoscere e curare l'ansia e il panico, in cui viene trattato il tema dei Disturbi d’Ansia, che comprendono patologie che hanno in comune la prevalenza, nella sintomatologia, del sintomo “ansia”. L’ansia può essere definita come una reazione istintiva di difesa, un allarme proprio dell’istinto di conservazione, un’emozione che crea uno stato di tensione psichica, cui si associano spesso anche sintomi fisici. Può, quindi, essere considerata un fenomeno che attiva una risposta di adattamento agli stimoli esterni e che prepara alla reazione.
Ansia fisiologica
L’ansia fisiologica consiste in una reazione istintiva di difesa che anticipa il pericolo e si accompagna ad un aumento della vigilanza. Consiste quindi in un allarme dell’istinto di conservazione che predispone l’organismo ad affrontare una situazione di emergenza. Ad essa si associano sintomi fisici quali tremore, sudorazione, palpitazioni ed aumento della frequenza cardiaca.
L’ansia fisiologica è, quindi, una reazione emotiva di fronte ad un pericolo e si accompagna alla messa in moto di un complesso meccanismo fisiologico di allarme.
Ansia patologica
L’ansia patologica è, invece, una risposta inappropriata caratterizzata dalla presenza di sentimenti di apprensione in assenza di gravi e realistiche motivazioni esistenziali o relative all’ambiente e che determina un’alterazione delle normali capacità individuali.
L'ansia patologica è quella costantemente presente nei Disturbi d’Ansia e di seguito elenchiamo quelli di cui parleremo durante il Convegno.
La presentazione dei diversi tipi di disturbo avverrà attraverso il racconto della storia di un caso clinico che soffre del tipo di disturbo di cui la relazione tratta.

Il Disturbo d'Ansia generalizzato (GAD)
dott. Fabrizio Boccardo

La storia di Maria
Maria ha 35 anni, un marito e un figlio; fa l'insegnate di storia dell'arte in un liceo linguistico. Nonostante Maria abbia apparentemente una vita normale con un lavoro e una famiglia le sue giornate sono una continua lotta per tenere a bada un'ansia costante e pervasiva. Maria inizia a raccontare come siano ormai molti anni che la sua vita non è più serena.
Ogni mattina sin dal risveglio l’ansia e la preoccupazione sono una spiacevole ma costante compagna di tutte le sue attività quotidiane. Appena si desta, spesso molto prima della sveglia, e si reca in bagno, inizia uno stato di agitazione che si configura soprattutto con un’abbondante e ingestibile sudorazione, uno stato di tensione che in breve la lascia stremata. Spesso sin dal mattino ha un brutto mal di testa e diventa difficile anche fare colazione perchè subito dopo le viene la nausea. Questo è il quadro caratteristico delle sue crisi a cui si aggiunge spesso la difficoltà a riposare bene perché fatica ad addormentarsi e si sveglia molto presto; a volte prova la sensazione di avere la “testa vuota”, il che la rende irritabile, le inibisce la concentrazione e le causa una spossatezza cronica.


Il Disturbo da Attacchi di Panico (DAP)
dott.ssa Cristina Magnapane

La storia di Sara
Sara è un architetto, lavora come libero professionista e negli anni ha ricevuto importanti incarichi sia in Italia che all’estero. Ora sta seguendo un progetto ad Aosta: è soddisfatta del suo lavoro, del ruolo ricoperto, del gruppo di colleghi con cui collabora. “Il problema infatti – dice - non è il lavoro. La catastrofe è la mia vita privata. Ed io sono qui perché non riesco più a gestirla. Mi ha portato qui l’ultimo di una serie di episodi identici, anche se via via più intensi: sono in macchina, faccio i miei pensieri sul lavoro fatto o da fare, lo pianifico, cerco di organizzare i prossimi impegni. Via via sento come un senso di oppressione al petto, il cuore batte così forte che ho paura stia per esplodere… Sono costretta a fermare la macchina, perché ho le vertigini, fatico a respirare… Mi sembra di essere sul punto di morire.”


Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC)
dott.ssa Laura Mariotto

L'inizio di una psicoterapia provoca quasi sempre nei familiari della persona che soffre e che ha deciso di iniziare tale percorso di cura, vari tipi di reazione: chi chiede se può fare qualcosa, chi, pur senza volerlo, risulta invadente, chi esprime il proprio punto di vista, chi invece pensa che sia un proprio diritto intervenire, chi pone molti quesiti, chi esprime giudizi secondo il proprio punto di vista. Va sottolineato che quando il marito, il fidanzato, i genitori condividono e supportano il paziente nella sua scelta di intraprendere un percorso di psicoterapia, tutto risulta più semplice. Quando, invece, la decisione non è condivisa o addirittura “contro”, possono insorgere atteggiamenti ostili da parte dei familiari nei confronti della psicoterapia, del terapeuta e dello stesso paziente. Alcuni racconti di esperienze cliniche esemplificheranno i temi trattati.


La Fobia Sociale (FS)
dott.ssa Paola Golzio

La storia di Damiano
Al nostro incontro Damiano ha 35 anni e non aveva mai consultato uno specialista prima di allora. L’unico medico a cui si era rivolto era quello di medicina generale, che gli aveva prescritto degli ansiolitici che Damiano avrebbe dovuto assumere quando ne avesse sentito la necessità, cioè in quelle circostanze in cui era costretto ad avere a che fare con molte persone contemporaneamente e che gli procuravano paura e molta attivazione somatica. Nel corso dei colloqui Damiano racconterà infatti che, ogni volta che si trovava in una situazione in cui doveva interagire alla presenza di più di un paio di altre persone, immediatamente emergevano sintomi ansiosi spiccati, quali rossore e palpitazioni, accompagnate dalla crescente sensazione di non riuscire a controllare le proprie reazioni emotive. Ciò da cui Damiano era maggiormente terrorizzato era che gli altri potessero leggergli negli occhi la paura e lo considerassero uno “stupido”. Era certo che chi gli stava attorno si accorgesse immediatamente del rossore, e allora il rossore aumentava, e con esso il batticuore si trasformava in tremore, in un circolo vizioso per evitare il quale Damiano non aveva trovato altro rimedio che evitare le situazioni di esposizione sociale.


La cura psicologica
dott.ssa Eleonora Gasparini

Potremmo definire la psicoterapia come “ l'indagine e la cura dei disturbi emotivi attraverso l'uso di strumenti psicologici quali il colloquio, la riflessione e la relazione”.
Ha come obiettivi principali “ la comprensione delle motivazioni del malessere e della sofferenza, il rafforzamento e la maturazione della consapevolezza e la modificazione di tutti quei meccanismi che, essendo patologici, sono disfunzionali alla vita del paziente”.
E' utile tutte le volte che la sofferenza diviene una sorta di motore per osservare e riflettere su di sé consentendo di andare alla ricerca dell'origine del nostro malessere, conoscerne il senso e cercarvi una soluzione. Cardine di ogni psicoterapia è la relazione tra terapeuta e paziente che deve essere un rapporto esclusivo e fiduciario per consentire al paziente di vivere lo spazio della terapia come un luogo fisico e mentale protetto, accogliente e non giudicante.
Le psicoterapie si differenziano sostanzialmente per il modello teorico di riferimento, come vi ho preannunciato nella mia introduzione, noi ci riferiamo ad un modello che si sviluppa a partire dalla psicoanalisi e che prende il nome di modello psicodinamico, ma esistono altri modelli quali, ad esempio, quello cognitivo-comportamentale o quello costruttivista.



La cura farmacologica
dott. Salvatore Di Salvo

Nella terapia dei Disturbi d'Ansia il solo impiego di farmaci ad azione direttamente ansiolitica, come le benzodiazepine (BZD), si è dimostrato insufficiente sul controllo dei quadri clinici ed è sempre più diffuso l'impiego di farmaci appartenenti alla classe degli antidepressivi. Le benzodiazepine posseggono un effetto ansiolitico diretto ed immediato: riducono l'ansia nel giro di 20-30 minuti dall'assunzione per effetto della loro azione sul neurotrasmettitore GABA. L'effetto è rapido e marcato nei confronti della sintomatologia ansiosa acuta, ma nel trattamento a lungo termine è certamente molto meno incisivo e spesso inefficace in senso preventivo. Ciò è conseguente al fatto che nei Disturbi d'Ansia sono coinvolti, a livello di neurotrasmettitori cerebrali, non solo il GABA, ma anche la serotonina e la noradrenalina ed è per tale motivo che gli antidepressivi che agiscono su questi due neurotrasmettitori risultano efficaci nella cura a lungo termine.
L'effetto degli antidepressivi non è, quindi, direttamente ansiolitico, ma si manifesta su quelle forme cliniche in cui è centrale il ruolo della serotonina, quali il Disturbo da Attacchi di Panico, il Disturbo d'Ansia Generalizzato e il Disturbo Ossessivo-Compulsivo.
Gli antidepressivi agiscono determinando nelle cellule nervose, più precisamente negli spazi intersinaptici, un aumento di disponibilità dei neurotrasmettitori cerebrali (serotonina, noradrenalina) e, a tale aumento, corrisponde un miglioramento dei sintomi dei Disturbi d’Ansia così come del Disturbo Depressivo.




L’Associazione per la Ricerca sulla Depressione, con sede a Torino, in Corso Guglielmo Marconi 2, si è costituita nell’Aprile 1996 allo scopo di favorire l’approfondimento scientifico, la sensibilizzazione, la divulgazione e la prevenzione in materia di depressione, ansia e disturbi da attacchi di panico nei loro aspetti medici, sociali e psicologici.

I servizi dell’Associazione

1. Il servizio di Ascolto
Il servizio si caratterizza per il fatto di essere svolto da Psicologi ed ha lo scopo di offrire ascolto, accogliendo le richieste di chi desiderava aprirsi, parlare di sé, esporre i suoi problemi a persone competenti. E’ anche un primo momento di supporto psicologico, integrato dalle informazioni sugli specialisti cui rivolgersi, sulle possibili terapie che si possono intraprendere e da risposte a quesiti sulla sintomatologia depressiva, ansiosa o dei disturbi da attacchi di panico.

2. I colloqui di accoglienza
L’Associazione offre questo tipo di servizio, a titolo gratuito, a chiunque ne faccia richiesta. Si tratta di un colloquio, svolto da psicologi, della durata di circa 45 minuti durante i quali l’utente presenta le proprie problematiche e riceve indicazioni personalizzate sui percorsi di cura che, nel suo caso, è più opportuno seguire.

3. Gli incontri con i familiari
Gli psicologi dell’Associazione si rendono disponibili ad incontri gratuiti con familiari, amici e conoscenti di chi soffre di depressione, ansia e attacchi di panico, durante i quali vengono date indicazioni sul comportamento da adottare per essere loro di aiuto.

4. Il sito internet
Collegandosi al sito internet dell’Associazione è possibile scaricare gratuitamente materiale informativo sui temi del Disturbo Depressivo e dei Disturbi d'Ansia in forma di libri, opuscoli, articoli di approfondimento, video.

5. Audiovisivi
L’Associazione ha realizzato tre audiovisivi, ognuno dei quali è suddiviso in paragrafi (60 in tutto). La durata complessiva è di circa 120 minuti. La tecnica utilizzata è quella delle diapositive PowerPoint, i cui contenuti vengono descritti e commentati. Nei primi due, intitolati “I Disturbi Depressivi” e “I Disturbi d’Ansia”, sono trattati gli aspetti descrittivi, diagnostici e terapeutici dei disturbi depressivi e ansiosi e le loro diverse forme cliniche. Nel terzo, dal titolo “La Consulenza Psichiatrica”, viene descritta la prima visita psichiatrica dal punto di vista del paziente e dello specialista e le successive visite di controllo. Gli audiovisivi sono pubblicati nella Sezione Audiovisivi del sito dell’Associazione.

6. Campagne informative
Periodicamente l’Associazione organizza Campagne informative sui temi della depressione, ansia e attacchi di panico allo scopo di informare e sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti di questi disturbi. Le Campagne finora svolte hanno ottenuto il patrocinio dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dalla Regione Piemonte, dalla Provincia di Torino, dal Comune di Torino, dall’Ordine dei Farmacisti e dall’Ordine dei Medici di Torino.

6. I Convegni
Annualmente l’Associazione organizza un Convegno, aperto al pubblico e con ingresso gratuito, durante il quale viene approfondito un argomento specifico e vengono presentate le ricerche svolte.

7. Attività editoriale
Fin dalla sua costituzione l'Associazione ha pubblicato e distribuito gratuitamente materiale informativo sui temi del Disturbo Depressivo e dei Disturbi d'Ansia in forma di libri, opuscoli e articoli di approfondimento. L'ultima iniziativa editoriale consiste nella pubblicazione, a partire dal 2011 e a cadenza annuale, dei cinque volumi della “Collana di Psichiatria Divulgativa”.


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