Quando è ancora bambino, Bazil riconosce fra le foto che documentano la morte del padre,
saltato in aria con una mina antiuomo durante una missione in Marocco, il marchio di una fabbrica di armamenti.
Da grande, mentre fa il turno di notte a un videonoleggio,
viene colpito alla fronte da una pallottola volante durante una sparatoria.
Salvo per miracolo, Bazil si ritrova senza casa e senza lavoro,
con la sola certezza che il proiettile che lo ha colpito
e che ancora sta nella sua testa proviene da un'altra fabbrica d'armi.
Dopo qualche notte trascorsa lungo la Senna e qualche giorno passato a fare l'artista di strada,
viene invitato da un barbone a entrare a far parte di una famiglia di clochard
creativi che vivono in un mondo di materiali riciclati.
Assieme a loro, Bazil medita la sua vendetta contro i potenti signori della guerra...