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Largo Winch 2 2011 iTALiAN PDTV x264-AGRESTiC[MT] mkv (Size: 850.68 MB)
Description     Titolo originale: Largo Winch 2 Paese: Francia Anno: 2011 Durata: 119 minuti Genere: Avventura, Thriller  Soggetto: Philippe Francq, Jean Van Hamme Sceneggiatura: Julien Rappeneau, Jérôme Salle Fotografia: Denis Rouden Montaggio: Stan Collet Musiche: Alexandre Desplat Scenografia: Laurent Ott Costumi: Gabriele Binder Trucco: Virginie Berland Agathe Dupuis, Lionel Le, Emmanuelle Velghe Effetti speciali Herbert Blank, Norman Ernst, Christoph Gartlacher, Wolfgang Higler, Uli Nefzer Produttore: Nathalie Gastaldo, Olivier Rausin Produzione: Pan Européenne Production, Wild Bunch, TF1 Films Production, LW Production, Casa Productions, Climax Films, Radio Télévision Belge Francophone, Wild Bunch Germany, Canal+, CinéCinéma Prima TV: Rai 4 Data di uscita: 21 maggio 2012 (al cinema)     Dopo il decesso del padre adottivo, Largo Winch prende il controllo del gruppo W per poi metterlo in vendita e creare al suo posto un'ambiziosa fondazione umanitaria. Ma il giorno della firma si ritrova accusato di un crimine contro l'umanità a causa di un misterioso testimone d'accusa. Per provare la sua innocenza, Largo dovrà scavare nel proprio passato e recarsi nel cuore della giungla birmana.    Due anni dopo la prima parte , ecco il ritorno del bel Largo, questa volta affiancato da un team, e da nemici più potenti. Buone le idee narrative: senza alcune debolezze di stile, e un ruolo catastrofio per il suo secondo headliner, il film sarebbe stato più convincente. Dando seguito in modo onorevole ad un primo episodio già apprezzabile, Largo Winch II soffre solo la sua messa in scena debole, ma sa trovare il tempo per costruire una galleria di personaggi inaspettatamente gustosi. Largo Winch è il vero supereroe. Bel tenebroso al comando di un gruppo finanziario titanico, il nostro eroe non è però uno speculatore senza scrupoli e privo della più elementare morale. La prova: non solo è fedele in amore, ma è anche disposto a liquidare il suo impero finanziario per raccogliere fondi per la creazione di una grande organizzazione umanitaria - per una somma di quasi 50 miliardi dollari. Problema: nel momento in cui annuncia questa vendita, viene accusato da un procuratore di spietati crimini contro l'umanità, e se il valore del gruppo scende drasticamente, lo si deve soprattutto alle minacce verso la sua vecchia fiamma che lo gettano di nuovo nello sconforto. Largo Winch cambia stile in questo nuovo episodio: lascia il ruolo del bello e solitario (che era anche il caso Tomer Sisley, il suo interprete, ora molto più a suo agio nel suo ruolo), dando spazio alla squadra di Largo. Si sente, in questo moltiplicarsi di trame narrative, nel desiderio di rendere giustizia alla complessità del fumetto di Van Hamme, l'influenza dello stile della serie TV - influenza generalmente ben digerita da Jérôme Salle e la sua squadra. Rimangono alcuni fallimenti. In primo luogo, il personaggio di Sharon Stone, procuratore della Corte penale internazionale creato appositamente per il film e dotato di un testo di indigenza rara, mentre le sue apparizioni sembrano soprattutto un pretesto per rispolverare delle varianti delle gambe incrociate della "bella", e dell'assenza di "slip" nel successivo interrogatorio. In secondo luogo, e questo è il difetto principale del film, Jérôme Salle e l'editore del montaggio Stan Collet sembra non siano in grado di mettere in scena adeguate scene d'azione ravvicinate. Così, molti combattimenti (anche estremamente spettacolare come la caduta libera realizzata personalmente da Tomer Sisley) dei protagonisti sono terribilmente disordinati, illeggibili, e rivelano una certa incapacità nel catturare il movimento corpo a corpo. Uno stile grande TV, dunque, e mancanza di scrittura - a parte questo, Largo Winch II, come il suo precedente, attinge le sue influenze nelle saghe di avventura e spionaggio muscolare del James Bond di Daniel Craig, di Jason Bourne, senza demeritare nei confornti di questi modelli di successo. Questi eroi moderni, preoccupanti per la loro credibilità reale, suonano giusti, e il Largo Winch di Tomer Sisley si pone in mezzo a loro - anche se rimane, forse, un po 'troppo idealizzato moralmente. Accanto a questa figura dal potenziale monolitico, quindi, Largo Winch II introduce una serie di personaggi secondari che il regista utilizza in modo mirabile: in tal modo, Ulrich Tukur ha la parte di Dwight Cochrane, parte piccola ma piacevole, Laurent Terzieff, nel suo ultimo ruolo di un credibilissimo mentore, Olivier Barthelemy si riappropria del ruolo centrale del complice Simon Ovronnaz con una prestazione che probabilmente ha sorpreso i puristi. Ma la parte migliore di questa nuova galleria appartiene certamente a Nicolas Vaude, che interpreta Gauthier, un maggiordomo - al passo con il resto del film - gustoso, divertente - e uno sguardo ad alcune delle Tintin Hergé. Tutti questi nuovi arrivati, o quasi, al servizio di una impresa di riappropriazione, di una reale trasposizione cinematografica dell'universo di Jean Van Hamme: certamente, l'impresa va ancora a tentoni, certamente, si commettono degli errori. Ma le premesse di nascita di un'icona del cinema di Largo Winch sono promettenti.     Sharing WidgetTrailer |