John Fante - Aspetta primavera, Bandini

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Aspetta primavera, Bandini

John Fante




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Dettagli

Autore: John Fante
Titolo: Aspetta primavera, Bandini
Anno: 1938; 1a trad. italiana: 1948
Lingua: Ita
Genere: Narrativa
Dimensione del file: 1,18MB
Formato del file: Pdf, Mobi, Epub



Contenuto

Arturo Bandini ha 14 anni, abita in America, in uno sperduto paesino sulle montagne e possiede una slitta. Per il resto avrebbe preferito chiamarsi John, e di cognome, al posto di Bandini, Jones. Sua madre e suo padre sono italiani immigrati, ma lui avrebbe preferito essere americano. Poi c'è nonna Toscana che considera il genero Svevo, padre di Arturo, un mezzo fallito e la figlia Maria una povera pazza perché lo ha sposato. I Bandini non se la passano bene, anzi: non c'è proprio nulla di quel che accade sotto gli occhi sognanti del piccolo Arturo che non porti il segno di un'atavica, metafisica, inguaribile fame italiana. Tanto che nel mazzetto di parole americane che circolano in famiglia, l'espressione «chiedi se ti fa credito» è di gran lunga la piú usata.
Tragedia, o ancor meglio, commedia dell'immigrazione e dello spaesamento, delle radici e della smania di libertà, Aspetta primavera, Bandini è il romanzo della riconciliazione col mondo delle proprie tr{spam link removed}oni e, al tempo stesso, l'eroico tentativo di congedarsene.


Ciclo di Arturo Bandini:
- La strada per Los Angeles; 1936, ma pubblicato nel 1985;
trad. di Francesco Durante (1992)
- Aspetta primavera, Bandini; 1938;
trad. di Giorgio Monicelli (1948) e trad. di Carlo Corsi (1989)
- Chiedi alla polvere; 1939;
trad. di Elio Vittorini (Il cammino nella polvere, 1941) e trad. di Maria Giulia Castagnone (1983)
- Sogni di Bunker Hill; 1982; trad. di Francesco Durante (1982)

Facendo riferimento alla vita del protagonista Arturo Bandini,
i romanzi andrebbero letti nell'ordine:
Aspetta primavera, Bandini,
La strada per Los Angeles,
Chiedi alla polvere,
Sogni di Bunker Hill.




“Ogni palo del recinto delimitava un sogno,
trattenendolo perché si adempisse
all’arrivo di ogni nuova primavera”




Autore




John Fante



Prefazione
Ora che sono vecchio non posso ripensare ad “Aspetta primavera, Bandini” senza
smarrirne le tracce nel passato. Certe notti, a letto una frase, un paragrafo o un
personaggio di questa prima opera m’ipnotizza e nel dormiveglia mi ritrovo a
ricucirne le frasi ricavando il ricordo melodioso di una vecchia camera da letto nel
Colorado, o di mia madre e mio padre oppure dei miei fratelli e di mia sorella. Non
riesco a convincermi che una cosa scritta tanto tempo fa mi risulti così dolce nel
dormiveglia e tuttavia non riesco a guardarmi indietro, riaprendo e rileggendo il mio
primo romanzo. Ho paura, non sopporto l’idea di vedermi sotto la luce della mia
prima opera. Sono certo che non la rileggerò più. Di una cosa però son sicuro: tutta la
gente della mia vita di scrittore, tutti i miei personaggi si ritrovano in questa mia
prima opera. Di me non c’é più niente, solo il ricordo di vecchie camere da letto, e il
ciabattare di mia madre verso la cucina.
John Fante.




Biografia

John Fante (Denver, 8 aprile 1909 – Woodland Hills, 8 maggio 1983) è stato uno scrittore e sceneggiatore statunitense.

Nato a Denver (Colorado) figlio di Nicola Fante, un immigrato italiano originario di Torricella Peligna (in provincia di Chieti), e di Mary Capolungo, statunitense originaria di Chicago e figlia di immigrati lucani. John Fante vive un'infanzia turbolenta, nonostante tutto riesce a diplomarsi ed inizia molto presto a fare lavori precari. La condizione di povertà e i suoi continui dissapori con il padre lo portano ad abbandonare la provinciale Boulder, dove vive con la famiglia, per tentare la fortuna a Los Angeles, dove arriva nel 1930.
Qui si iscrive all'università con scarso rendimento, ma grazie a questa esperienza si avvicina seriamente alla scrittura. Nel frattempo vengono pubblicati i suoi primi racconti e i fratelli e la madre si trasferiscono anche loro in California, a Roseville. Scrive con una certa regolarità per le riviste The American Mercury e The Atlantic Monthly anche grazie al supporto di Henry Louis Mencken, di cui è da tempo corrispondente. Sempre all'inizio degli anni trenta inizia la sua collaborazione con Hollywood in veste di sceneggiatore, un lavoro che non ama ma che comunque gli porta discreti guadagni. Ha lavorato anche in Italia come sceneggiatore per Dino De Laurentiis. Si trasferisce in una piccola stanza a Bunker Hill, celebrata con affetto nei suoi romanzi.

Nel 1934 inizia il suo primo romanzo La strada per Los Angeles, il quale sarà concluso nel 1936, ma vedrà la pubblicazione solo nel 1985, seguito nel 1938 da Aspetta primavera, Bandini, che riscuote subito un grande successo, e un anno dopo replica il successo con uno dei suoi romanzi più famosi, Chiedi alla polvere.
Durante la guerra John Fante vive un periodo di crisi narrativa dovuto anche all’impegno come collaboratore per i servizi d’informazione e alla nascita dei suoi quattro figli dalla moglie Joyce Smart, sposata nel 1937. Il suo lavoro successivo è del 1952, anno di pubblicazione di Una vita piena.
Si ammala di diabete e, sfiduciato, pubblica il suo romanzo La confraternita dell'uva nel 1977. L’anno 1978 è l'anno che vede l’incontro tra Fante e Charles Bukowski, che dichiara di considerarlo "il migliore scrittore che abbia mai letto" e "il narratore più maledetto d'America" (Bukowski giunse a dichiarare: "Fante era il mio Dio"). Bukowski gli chiede l’autorizzazione di ristampare Chiedi alla polvere, per cui scrive un'appassionata prefazione. Pur di spingere la casa editrice Black Sparrow Books per cui scriveva a ristampare le opere di Fante, fuori stampa da molto, Bukowski giunge a minacciare l'editore di non consegnare loro il manoscritto del suo nuovo romanzo.
La ripubblicazione delle sue opere fa vivere un periodo di speranza a John Fante, che a causa della malattia è diventato cieco ed è stato sottoposto all’amputazione di entrambe le gambe. Il suo ultimo romanzo è Sogni di Bunker Hill, che Fante - ormai cieco - detta alla moglie, pubblicato nel 1982 e conclusione della saga del suo alter ego Arturo Bandini.
John Fante muore in ospedale l'8 maggio del 1983. Ha lasciato numerosi inediti .
A lungo trascurato in Italia (come altri scrittori di origine italiana negli Stati Uniti e in altri paesi), John Fante è oggetto di una riscoperta, a partire dalla pubblicazione del romanzo La strada per Los Angeles edito da Leonardo nel 1992.

Tratto da Wikipedia



Sì, Fante ha avuto una grande influenza su di me.
Non molto tempo dopo averlo scoperto,
mi misi a vivere con una donna.
Beveva come una spugna, anche più di me,
e assieme facevamo delle litigate feroci, durante le quali le gridavo:
"Non chiamarmi figlio di puttana! Io sono Bandini, Arturo Bandini!"
(Charles Bukowski, prefazione a Chiedi alla polvere)

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