Il giorno dei Trifidi - John Wyndham [Ebook - Ita] [TNTVillage]seeders: 1
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Il giorno dei Trifidi - John Wyndham [Ebook - Ita] [TNTVillage] (Size: 2.12 MB)
DescriptionDETTAGLI Autore: John Wyndham Titolo: Il giorno dei Trifidi Titolo originale: The Day of the Triffids Anno: 1951 Genere: Fantascienza Editore: Fanucci (2004) Lingua: Italiano Traduzione: Maurizio Nati Pagine: 313 Dimensione: 2.1 MB Formato: ePub - Mobi Info: Digitalizzazione e revisione integrali partendo 'dalla carta' ePub perfettamente validato TRAMA Il giorno dei trifidi (The Day of the Triffids), noto anche come "L'orrenda invasione" è un romanzo di fantascienza dello scrittore inglese John Wyndham pubblicato nel 1951. Il romanzo si apre con il risveglio del protagonista Bill Masen in ospedale, dopo una delicata operazione agli occhi. Uno strano silenzio lo circonda. Si toglie le bende e l'orrore di un futuro violento e caotico lo attende: il mondo è diventato cieco in seguito alle radiazioni emanate da una misteriosa pioggia di meteore e la civiltà sembra approssimarsi alla fine. A questo si aggiunge una minaccia persino maggiore: i Trifidi. Piante geneticamente modificate che si nutrono degli esseri umani. Questi esseri si sono accorti del loro vantaggio ecologico e si apprestano a occupare lo spazio vitale ora disponibile, nel ruolo di nuova "razza dominante". Gli alieni o mutanti di Wyndham sono solitamente letali, determinati a conquistare e soggiogare la razza umana, ma mentre in altri autori del filone le atmosfere sono angosciose o esasperate, con protagonisti spesso tronfi e verbosi, Wyndham riesce a mitigare la crudezza della sua apocalisse ricorrendo ad uno stile pacato, una scrittura serena e spesso ironica, che genera un evidente contrasto con i temi trattati. In questo conflitto latente tra la voce narrante e gli avvenimenti narrati risiede il fascino discreto dell'autore, una seduzione letteraria che giustifica le continue riedizioni dei suoi romanzi e racconti in tutte le lingue. E' banale interrogarsi su quanto cambierebbe la qualità della nostra esistenza, se l'uomo improvvisamente cessasse di essere la razza dominante del pianeta, ma in realtà la vera domanda (il canovaccio dell'intero genere "survival sci-fi" del dopoguerra) è: quanto impiegherebbe l'istinto primordiale più potente (quello della sopravvivenza) a sopraffare 2000 secoli di evoluzione e civiltà? Qualche anno fa James Berger intitolava "After the End" un saggio (purtroppo mai tradotto in italiano) interamente dedicato al post-apocalittico, che spaziava dalla letteratura al cinema, ai media. Berger osservava come «nella fase finale del ventesimo secolo abbiamo avuto l’opportunità, prima accessibile solo attraverso la teologia o la finzione narrativa, di vedere oltre la fine della nostra civiltà, di scorgere, in una strana sorta di retrospettiva prospettica, come si presenterebbe la fine: come un campo di sterminio nazista, o un’esplosione atomica, o una wasteland ecologica o urbana. E se siamo stati in grado di vedere queste cose è solo perché esse sono già accadute». Questa riflessione può in parte spiegare perchè tra i maggiori antesignani del genere (per mancanza di spazio cito soltanto Samuel Youd, con il suo "Morte dell'erba" del 1956) ci sono autori britannici, reduci della II Guerra Mondiale. AUTORE John Wyndham (1903 – 1969) è stato uno scrittore inglese di romanzi di fantascienza. Wyndham è stato uno dei maggiori esponenti della tradizione apocalittica britannica e nelle sue opere ha spesso descritto catastrofi suscettibili di distruggere l'umanità, come ad esempio ne Il giorno dei Trifidi o come ne I figli dell'invasione. Sharing Widget |