HANDEL - COMPLETE ORGAN CONCERTOS - PINNOCK[TNTVILLAGE]

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Description

GEORG FRIEDRICH HANDEL

COMPLETE ORGAN CONCERTOS

Simon Preston, Organ

The English Concert, Trevor Pinnock


::->LOCANDINA<-::



::->DATI ALBUM<-::

Autore: GEORG FRIEDRICH HANDEL
Titolo: COMPLETE ORGAN CONCERTOS
Data Uscita: 1984
Genere: MUSICA CLASSICA
Etichetta: 3 CD DG ARCHIV
Esecutor: Simon Preston, organo - The English Concert, Trevor Pinnock

::->TRACK LISTINGS<-::

Concertos Op.4

Concerto no. 1 in g-moll (HWV 289)
Concerto no. 2 in B-dur (HWV 290)
Concerto no. 3 in g-moll (HWV 291)
Concerto no. 4 in F-dur (HWV 292)
Concerto no. 5 in F-dur (HWV 293)
Concerto no. 6 in B-dur (HWV 294)

Concertos Op.7

Concerto no. 1 in B flat major (HWV 306)
Concerto no. 2 in A major (HWV 307)
Concerto no. 3 in B flat major (HWV 308)
Concerto no. 4 in D minor (HWV 309)
Concerto no. 5 in g-moll (HWV 310)
Concerto no. 6 in B-dur (HWV 311)

3 concertos

Concerto in F-dur (HWV 295) [The Cuckoo and the Nightingale]
Concerto in A-dur (HWV 296)
Concerto in d-moll (HWV 304)

Simon Preston, organ
Ursula Holliger, harp

The English Concert
dir. Trevor Pinnock

::->I CONCERTI PER ORGANO<-::


Handel volle rendere gradevole l’attesa del pubblico durante gli intervalli degli oratori suonando di persona dei concerti per organo che divennero ulteriore occasione di richiamo per i suoi affezionati sostenitori.
Successivamente diede a questi concerti una propria autonomia mandandoli alle stampe come Op. 4, 7 e un’altra raccolta senza numero d’opera: in tutto contiamo ben 18 concerti.
Burney afferma che Handel avviò a questa prassi nel 1733 per una ripresa di Esther e che Arne e Festing, quando ne inserì uno (probabilmente sempre in Esther) in occasione del Publick Act a Oxford, gli dissero di non aver mai sentito né suonare né improvvisare meglio.
Mrs Pavanders considerava "il suo modo di suonare all'organo in Esther, dove Egli suona una parte in due concerti, la cosa più bella che io abbia mai sentito nella mia vita".
"Quando eseguiva un concerto per organo, normalmente il suo metodo era quello di cominciare coi Principali suonando un movimento in stile di voluntary che soggiogava l'orecchio col suo incedere lento e solenne.
Grande cura aveva dell'Armonia, che era espressa nella maggior pienezza possibile.
I passaggi erano concatenati con arte stupenda sì da conferire al tutto una perfetta intelligibilità ma dando nello stesso tempo un'impressione di grande semplicità.
A questo tipo di preludio seguiva il concerto vero e proprio, eseguito con uno spirito e con una sicurezza che nessuno ha mai provato ad eguagliare" (John Hawkins, 1776).
Handel si dimostrò innovativo con questi concerti perché, senza svincolarsi del tutto dalle strutture del concerto grosso, essi anticipano gli sviluppi che il concerto solista otterrà nella seconda metà del diciottesimo secolo.
Ve da notare inoltre che l’organo qui perde la severa connotazione di strumento relegato per secoli al
servizio ecclesiastico per assumere un carattere mondano e brillante, emulo del clavicembalo.
L'organo da camera, il regale, il positivo, il portativo ed in molti paesi (fra cui Italia ed Inghilterra) anche
l'organo da chiesa, erano strumenti alternativi al clavicembalo; in effetti questi concerti sono destinati "al clavicembalo o all'organo", solo in via d'eccezione richiedono il pedale (si noti che per la quasi totalità gli organi inglesi erano sprovvisti di pedaliera), a conferma della preponderanza dell'idioma clavicembalistico italiano sulla rigorosa esecuzione organistica di scuola tedesca.
Questi concerti presentano notevoli problemi di ricostruzione, se si considera che il risultato dovrebbe essere quello di ascoltare qualcosa di simile agli effetti prodotti dalle sue improvvisazioni e dal suo
"agile tocco", visto che le partiture non sono altro che abbozzi scheletrici, con delle sezioni solistiche e addirittura interi movimenti riassunti nella locuzione canonica di organo "ad libitum", che l'esecutore improvvisante dove saper rivestire con sfarzo.
Oggi come allora, i concerti per organo di Handel vanno intesi come brillanti "divertissements".
Non si porterebbe loro affronto, se si ascoltassero in piacevole compagnia, all'ora del tè e dei pasticcini,
perché ciò corrisponderebbe anche alla loro funzione storica.
Ora sono uno o due insoliti accordi degli archi, come all'inizio del concerto Op. 7 n°4, che risvegliano l'attenzione; ora è la virtuosità di un assolo d'organo nel concerto n°16, che interrompe un'amabile conversazione; ora veniamo sorpresi dalle evidenti allusioni ai grandi successi oratoriali, come nel concerto Op.7 n°3, che si appropria dello splendente "Alleluia" del /Messiah/, o nel n°16, che si conclude con una marcia dal /Judas Maccabeus/...
E' l'alternanza tra scintillante musica di sottofondo e sorprendenti dettagli che fa l'attrattiva di queste composizioni.
Immergersi in un ascolto approfondito, nella speranza di una costante originalità, o nella ricerca di elaborate polifonie organistiche di bachiana memoria, costituirebbe un ingiusto sforzo.


::->TREVOR PINNOCK<-::


Trevor Pinnock è conosciuto in tutto il mondo come clavicembalista e direttore. Con la sua orchestra The English Concert, fondata nel 1972 e diretta per oltre trent’anni, è stato un pioniere nella pratica dell’interpretazione della musica barocca e classica sugli strumenti d’epoca. Ora suddivide i suoi impegni tra la direzione delle principali orchestre sinfoniche, recital solistici, concerti da camera e progetti didattici.
Svolge la sua attività con la London Philharmonic Orchestra, con la Chicago Symphony, con la Deutsche Kammerphilharmonie Bremen, con la National Arts Centre Orchestra di Ottawa e con la Scottish Chamber Orchestra. Proseguirà inoltre la collaborazione con l’Orchestra del Gewandhaus di Lipsia.
Nell’ambito della musica da camera Pinnock ha tenuto concerti in Italia, Spagna e Gran Bretagna, inclusa la Wigmore Hall di Londra.
Per celebrare il suo 60° compleanno, nel 2006 Trevor Pinnock ha fondato lo European Brandenburg Ensemble. La registrazione dei Concerti Brandeburghesi, per la casa discografica Avie, ha vinto il Gramophone Award nel 2008. L’ensemble si ritroverà in questa stagione per la rappresentazione di Theodora di Händel in Germania, Austria e alla Wigmore Hall di Londra, e nel 2011 per la Passione secondo Giovanni di Bach.
Accanto all’attività artistica, Trevor Pinnock è impegnato in progetti didattici alla Royal Academy of Music di Londra, come nella direzione dell’Orchestra dell’Università del Mozarteum di Salisburgo e della Hong Kong Academy of Performing Arts.

::->DATI TECNICI E NOTE<-::

3 CD formato Ape+Cue
Cover - Booklet




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