ANTONIO VIVALDI
ARGIPPO
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Hofmusici è un ensemble strumentale di giovani musicisti specializzati nelle esecuzioni di musica barocca. Il nome Hofmusici (che significa Musicisti di
Corte) richiama gli ensemble delle corti aristocratiche della più antica monarchia Asburgica durante il periodo barocco. A questa tr{spam link removed}one risale non
soltanto il cast internazionale dell'ensemble, ma anche il suo repertorio, focalizzato sulle opere di compositori italiani e viennesi. Hofmusici spesso
esegue prime esecuzioni in tempi moderni di composizioni che fino ai nostri giorni sono rimaste sconosciute in archivi musicali cechi e stranieri.
L'orchestra è stata fondata a Praga nel 1991 con il nome di Cappella Accademica, e ben presto è diventata una delle principali orchestre di musica antica
della Repubblica Ceca.. L'orientamento dell'ensemble verso la messa in scena di opere secondo la prassi del periodo barocco è cominciato nel 1995 con
l'inizio della collaborazione con la Fondazione del Teatro Barocco di Ceský Krumlov. Hofmusici regolarmente partecipa a concerti e festivals nella Repubblica
Ceca e all'estero: Primavera di Praga (Repubblica Ceca), Primavera delle Arti a Nantes (Francia), Feste Musicali per San Rocco a Venezia, Internazionale
Händel-Festspiele Göttingen (Germania), Baroque à Saint-Roch Liège (Belgio). Il Direttore dell'ensemble è il clavicembalista Andrej Macek.
Andrej Macek
Nato nel 1971, durante l'infanzia impara privatamente a suonare il pianoforte e i primi elementi di composizione da František Kovancek. Ha studiato
clavicembalo sotto la guida del clavicembalista israeliano Shalev Ad-El. Come continuista ha partecipato a festival in Francia (Primavera delle Arti a
Nantes, Incontri Musicali al Castello di Villarceux presso Parigi) e in Germania (Internazionale Händel-Akademie a Karlsruhe). Ha studiato musicologia alla
Università Carlo a Praga e ha proseguito gli studi alla Masaryk University di Brno. Nel 1991 ha fondato l'ensemble Cappella Accademica, oggi Hofmusici e fin
dall'inizio ne è stato il direttore. Negli anni 1996-1999 ha insegnato musica da camera e basso continuo all'Accademia di Musica Antica alla Masaryk
University, attualmente tiene corsi di musica barocca al Church Conservatory di Opava. Dal 1997 ha iniziato a collaborare con la Fondazione del Teatro
Barocco al castello di Ceský Krumlov per la ricerca dell'interpretazione dell'opera barocca.
Szavolcs Illés (konzertmeister)
Ha studiato violino all'Accademia Ferenc Liszt di Budapest. Dopo il diploma, nel 1995, ha iniziato a specializzarsi nel violino barocco sotto la guida di
Dario Luisi (Graz), ha partecipato a molti master, con Enrico Gsatti, Lucy van Dael e Simon Standage. Negli anni 2005-2007 ha studiato violino barocco con
Susanne Scholz alla Hochschule für Musik e al Teatro F.Mendelssohn Bartholdy a Lipsia. Attualmente sta facendo un master a Bruxelles con Sigiswald Kuijen,
dove rafforza la sua conoscenza dell'interpretazione barocca. È stato primo violino solista nelle maggiori orchestre d'Europa e ha inciso parecchi CD come
solista in ensemble cameristici. Collabora con Hofmusici dal 2007 e dal 2008 ne è primo violino.
Zuzana Vrbová
Ha studiato canto al Conservatorio di Teplice e ha continuato gli studi di teoria e interpetazione di musica antica a Praga. Durante gli studi ha iniziato a
collaborare con l'Ensemble Cappella Accademica come cantante. Dal 1996 si è interessata di allestimenti, movenze e gestualità tipiche del barocco, basandosi
sullo studio di materiale del periodo. Ha esteso le sue conoscenze specializzandosi al master class in Germania (Internationale Händel-Akademie Karlsruhe).
Ha collaborato con l‘Hofmusici Ensemble come regista nell'allestimento dell'opera barocca in antichi teatri storici della Repubblica Ceca e spesso anche in
prestigiosi festival nella Repubblica Ceca e altrove. (Internationale Händel-Akademie Karlsruhe). Nel 2007 ha cofondato l'Associazione Teatro alla Moda che
ha come obiettivo di estendere la ricerca dell'interpretazione scenica barocca nei secoli XVII e XVIII .
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dramma per musica di Antonio Vivaldi (Praga 1730, RV 697)
Hofmusici
regista: Zuzana Vrobova
direttore: Ondrej Macek
Argippo: Veronica Mrakova
Zanaida: Pavla Stepnickova
Osira: Jana Binova Koucka
Silvero: Barbora Sojkova
Tisifaro: Zdenek Kapl
Opera curiosa, l’Argippo di Vivaldi; composta per il teatro Sporck di Praga, dove debuttò nel 1730, è stata considerata perduta per quasi tre secoli, ovvero
fino a quando il ceco Ondrej Macek non ha rinvenuto il manoscritto con buona parte delle arie dell’opera. Il musicologo, direttore d’orchestra e cembalista
ha allora provveduto ad approntare un’edizione che consentisse la messa in scena dell’opera integrando le arie mancanti con altri brani vivaldiani coevi e
adattabili al testo per carattere e struttura metrica e componendo ex novo i recitativi. Così Argippo è tornato a calcare le tavole del palcoscenico, prima
nella natìa Praga e poi nella Venezia del suo autore. Si è rivelata opera drammaturgicamente originale, lontana dall’immagine dell’opera seria settecentesca
quale il rigore metastasiano ci ha restituito, erede piuttosto della più eclettica tr{spam link removed}one veneziana, cui parimenti si discosta scegliendo un’unità di
linguaggio più elevata. La vicenda, infatti, non è né storica né mitologica, ma è sostanzialmente un dramma sentimentale – e carnale – borghese piuttosto
intricato se non sorprendente, soprattutto ad uno sguardo moderno, per la leggerezza con cui sono risolte le situazioni più scabrose. Si parte, cioè, se non
da uno stupro vero e proprio, da un inganno ordito per estorcere un rapporto sessuale: Zanaida ama riamata Argippo, ma questi deve lasciare la corte del
padre di lei, Tisifaro, per raggiungere il proprio regno. Silvero, amante sprezzato della principessa si spaccia nell’oscurità per il rivale favorito e le
chiede, prima della partenza, una notte d’amore. Così Zanaida attende Argippo in attesa di un promesso matrimonio riparatore, ma lo vede rientrare, ignaro di
tutto, accompagnato dalla sua nuova fiamma, Osira, che ha sposato in patria. Gelosie e onore rischiano di sfociare la tragedia, ma il disvelamento della
verità porta, con il perdono di Silvero, alla serena pacificazione e alla composizione di due felici coppie reali: Argippo con Osira e Zanaida con Silvero.
La musica, è prevedibile, è tutta d’alta qualità, il tono adeguato all’ambiente cortigiano e alla nobiltà dei personaggi, tutti principi e sovrani senza
confidenti né tantomeno servitori di carattere, ma mai troppo aulico e tragicamente sproporzionato all’entità dei fatti rappresentati. Nel fascicolo che
accompagna il Cd, peraltro agile ma esauriente con il libretto completo e le note di Danilo Prefumo, avremmo solo gradito la distinzione fra le arie
originariamente composte per Argippo e quelle d’altra provenienza inserite da Macek, con la specificazione per queste ultime della fonte e dell’anno. Si sa,
comunque, che il mondo degli studiosi vivaldiani è particolarmente vivace e agguerrito e siamo certi che anche su quest’opera non mancheranno diverse
proposte critiche. Di questa registrazione, in ogni caso, quel che emerge e che colpisce è l’immensa passione con cui è stata realizzata. Poco importa se il
cast non è composto da impeccabili virtuosi e se la pronuncia italiana non è sempre da madrelingua; alla fine l’esecuzione è convinta e convincente proprio
per lo slancio e la partecipazione che sia avvertono in ogni istante. Basti poi osservare il cofanetto e notare che fra gli sponsor spicca, accanto al gruppo
finanziario Middle Europe Investments e all’italiana Associazione Festival Galuppi, il birrificio cecoslovacco Eggenberg per capire quanto l’operazione
culturale sia stata profondamente sentita in patria. Un esempio cui dovrebbero guardare molti in Italia. Un disco, dunque, che non potrà essere ignorato
dagli amanti del barocco, ma che rappresenta anche un atto d’amore per tutta la musica e l’arte.
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2 CD formato FLAC - M3U
Cover e Booklet e Libretto allegati
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